Nel solo anno 2017 sono stati eseguiti oltre 1.200 interventi di chirurgia toracica. È l’importante traguardo conseguito dall’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea e reso noto oggi, alla presenza del presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, nel corso di una conferenza stampa in merito alla chirurgia toracica, presso lo stesso Ospedale Sant’Andrea in Aula Magna Carlo Urbani. Come spiegato oggi, nel 2017 il Prof. Erino Angelo Rendina e la sua squadra hanno effettuato 1.212 interventi di chirurgia toracica, grazie ad una media di 20 sedute operatorie mensili, effettuando circa 5 interventi a seduta. Nel reparto di 20 posti letto si sono alternati i pazienti operati con una degenza preoperatoria di 1,3 giorni ed una degenza media di 5,86 giorni. Si tratta – è stato chiarito dall’Azienda ospedaliero – di numeri rilevanti, che rafforzano la Regione Lazio come punto di riferimento per questo tipo di interventi a livello nazionale ed europeo e sono indicatori di elevate efficacia ed efficienza delle struttura. Per quanto riguarda i finanziamenti della Regione Lazio, 6,2 milioni di euro, per il 2018 sono inoltre attesi in Azienda interessanti sviluppi in campo diagnostico e terapeutico, anche alla luce delle prossime acquisizioni tecnologiche, una PET-CT di ultima generazione e un Acceleratore lineare top di gamma, che qualificheranno ulteriormente l’offerta di prestazioni, in campo oncologico e non solo. In particolare, a quanto reso noto, con un investimento di 2,2 mln di euro (entro febbraio 2018 l’aggiudicazione provvisoria della gara) la Regione Lazio ha dato il via libera per l’acquisto di un tomografo PET- CT, un’apparecchiatura ibrida che unisce i vantaggi di CT e PET. Il tomografo ad emissione di positroni (PET) rileva i raggi Gamma emessi dalle lesioni tumorali radioindotte da specifiche molecole, come il FDG/Fluoro 18, consentendo così una stadiazione più accurata delle patologie neoplastiche. Il tomografo PET-CT concorrerà, inoltre, allo studio delle patologie neurologiche e cardiache mediante l’acquisizione di pacchetti specifici di ricostruzione e alla diagnosi precoce di patologie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer. Mentre, con un investimento di 4 mln di euro la Regione Lazio ha dato il via libera all’acquisto di un Acceleratore lineare dual energy, top di gamma, in sostituzione di una delle apparecchiature esistenti monoenergia. Il nuovo acceleratore consentirà di effettuare trattamenti radioterapici avanzati con tecniche IMRT, VMAT, IGRT e trattamenti stereotassici body e cerebrali di lesioni anche inferiori a 3 mm di diametro. Viene così garantita massima precisione, grazie all’irrogazione di un fascio di radiazioni accuratamente modulato in funzione della dimensione, della morfologia e della posizione della neoplasia.
Testo tratto dall'articolo Romatoday